Dodici maggio scorso, sono al computer, scrivo, sono un pò stanco... alzo gli occhi alla finestra per guardare un pò il giardino e... rimango di sale.
Farfalle.
Come drappi di stoffa spezzata che abbiano preso vita, davanti ai miei occhi decine di farfalle attraversano da sud a nord la mia via. No, non decine: sono almeno una dozzina e più al minuto, e continuano a passare. Mezz'ora, un'ora, due. Cinque. Per cinque ore, il flusso di farfalle non si arresta. Arrivano sospinte da una forza invisibile, alcune sbattono persino contro il muro della casa dei vicini, prima di trovare un'altra verticalissima via verso il cielo.
E' la prima volta che assisto ad una simile migrazione. La protagonista indiscussa è lei, la Vanessa del cardo (Vanessa cardui), che nel novero delle migliaia continua a cercare la sua strada verso il settentrione. La Vanessa del cardo, un'elegante farfalla diurna della famiglia dei Ninfalidi, non è certo nuova a simili exploit viaggiatori. Questi straordinari insetti, infatti, possono partire dal continente africano in tarda primavera, per raggiungere l'Europa meridionale e centrale dove finiscono col riprodursi. Le larve si sviluppano a spese del cardo (Carduus sp. e Cirsium sp.) , come del resto rivela il suo nome, ma si "accontentano" anche di ortiche (Urticasp.). La superficie superiore delle ali, con la vivace colorazione arancio - nera, contrasta bellamente con la pagina inferiore quasi madreperlata ed arabescata. Giunta nel suo areale estivo, la Vanessa del cardo da vita a due o tre generazioni, l'ultima delle quali trascorre l'inverno come adulto. Mi moglie mi chiama, esco in terrazza ed ecco che sulla salvia in fiore un piccolo drappello di Vanesse - una decina - si sta rifocillando sulle spighe violette. Decisamente devo smettere di considerare la salvia solo come un'aromatica, ma devo iniziare a vederla come una pianta da inserire comunque nella mia idea di giardino naturale. Nei giorni successivi non ho visto più la migrazione, ma ne sto ancora godendo gli effetti: in tutto il paese è vivo un frullio di ali arancioni attorno ai ligustri e ai cespugli in fiore. E mentre alcune Vanesse, vecchie e stanche, rimangono accasciate morte al suolo, la maggior parte di esse, bellissime e splendenti, danza sulle corolle in attesa di dar vita ad una nuova stirpe di viaggiatori.