Un attacco gravissimo alla biodiversità degli ambienti acquatici padani.

Rana latastei, diffusa quasi esclusivamente nel settentrione d'Italia. Foto di Andrea Mangoni.

Immaginate le risaie della Lombardia e del Piemonte, 200.000 (duecentomila) ettari di acquitrini che forniscono vita, cibo e riparo a milioni di creature: invertebrati, pesci, anfibi, rettili, uccelli... Un vero e proprio paradiso naturale per quelle specie che hanno visto la distruzione degli habitat paludosi naturali.

Bene, ora immaginate che questi DUECENTOMILA ettari di risaia possano essere avvelenati con un composto che distrugge ogni crostaceo, insetto, anfibio o pesce presente nell'acqua.

Fatto? Purtroppo, credo che per alcuni non debba essere stato difficile da immaginare. Perché tutto questo è appena successo.

Un piccolo coleottero americano, il punteruolo del riso (Lissorhoptrus oryzophilus), stava seriamente minacciando la produzione di riso di Piemonte e Lombardia. E' stato quindi deciso di combattere questi animali adottando l'uso di un prodotto particolare, il CONTEST, un pesticida nella cui etichetta si legge: "altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico". L'Ente Nazionale Risi ne ha richiesto l'estensione provvisoria eccezionale di 120 giorni, fino al 28 luglio. Il principio attivo del contest è la cipermetrina (cypermethrin), un piretroide che come tale agisce sugli artropodi, come crostacei, insetti ed aracnidi. Ma non basta: Greulich & Pflugmacher* hanno studiato l'effetto di questa sostanza sugli embrioni e sui girini degli anfibi, rilevando come essa sia correlata a deformità, cambiamenti comportamentali e mortalità. Inoltre, Khan, Farina & Imtiaz** hanno verificato come tanto negli anfibi quanto nei rettili questa sostanza produca una diminuzione nella sintesi di proteine e nell'attività colinesterasica, rendendo chiaro come queste sostanze agiscano in maniera drammatica anche in organismi diversi da quelli "target" cui sono destinate.

Il WWF ha già inviato alla Comunità Europea una segnalazione, chiedendo l'apertura di una procedura di infrazione a carico dell'Italia per il mancato rispetto delle Direttive comunitarie "Uccelli”, "Habitat”, “Acque" ed "Acque sotterranee".

Purtroppo, però, tutto questo arriverà troppo tardi: il veleno è già utilizzato fin dal mese di marzo. Cosa ne sarà di tutti gli invertebrati d'acqua dolce che abitano queste risaie?? Coleotteri, libellule, cimici d'acqua, ragni, crostacei di ogni forma e dimensione, dalle comunissime pulci d'acqua ai rari e preistorici Tryops; tutte le loro popolazioni subiranno gli effetti di questa catastrofe per la biodiversità. E oltre a loro, anfibi, pesci e rettili... quanti endemismi rischieranno di sparire? Ricordiamo che tutti questi animali sono compresi come specie protette nelle Direttive Europee di salvaguardia delle specie minacciate. E, senza le basi della catena alimentare, come sopravviveranno mammiferi ed uccelli, che di questi animali si nutrivano?? Un solo dato per far riflettere: queste risaie venivano frequentate dal 60% delle cicogne nidificanti in Italia.

Non lasciate che questa notizia passi inosservata; fatela girare, perché ora più che mai è importante che simili eventi, che possono distruggere la biodiversità del nostro Paese in maniera quasi radicale, non debbano più accadere.

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Ringrazio i ragazzi ed i colleghi della mailing list di Erpetologia di Yahoo, che mi hanno fatto conoscere questa notizia.

*Greulich, K., & Pflugmacher, S. (2004). Uptake and Effects on Detoxication Enzymes of Cypermethrin in Embryos and Tadpoles of Amphibians. Archives of Environmental Contamination and Toxicology, Volume 47, Number 4, pp. 489-495(7).

**Khan, M. Z., Farina, F. & Imtiaz, A. (2002). Effect of Cypermethrin on Protein Contents in Lizard Calotes versicolor in Comparison to That in Frog Rana tigrina. Journal of Biological Sciences , 2 .

La bellissima libellula Calopteryx splendens. Foto di Andrea Mangoni.

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