Appunti di Avicoltura: come vanno le cose altrove? Note sull'allevamento satellite delle Polverara Rossetto

Due degli animali allevati a Camposampiero. Foto di Marco Andreotti.

Tempo fa vi ho parlato di com'era la situazione attuale delle Polverara di ceppo Rossetto. Ora, Marco e Davide mi hanno recentemente inviato da Camposampiero (PD) alcune foto degli animali che ho ceduto loro quest'estate, e non posso non prenderne spunto per fare alcune osservazioni relative alle loro caratteristiche.

Gallo di Polverara. Foto di Marco Andreotti.Il maschio ceduto loro, Aries, si sta rivelando un buon gallo, precoce e robusto. Ha un paio di caratteristiche poco piacevoli - gli orecchioni, che sono diventati quasi rossi, ed il ciuffo, per buona parte scodellato all'indietro come quello di suo nonno Leonida. La cresta non è ben visibile dalle immagini, ma sembra composta da due corna bitorzolute e larghe, seppur non molto lunghe. I tarsi sono ardesia - orrimi - e denotano pelle candida, cosa altrettanto buona. La forma del corpo è forse simile a quella di suo padre, ma per vederlo nel pieno della sua bellezza occorrerà aspettare ancora alcuni mesi. Infatti le Polverara raggiuungono la piena maturità di forme, produttività e dimensioni dopo circa un anno, anche se i galli raggiungono il massimo splendore a due anni di vita. Mi si dice che Aries è anche terribilmente aggressivo, proprio come suo padre, che non manca l'occasione di massacrarmi a speronate ogni volta che mi vede. Pazienza.

Gallina nera di Polverara. Foto di Marco Andreotti.

Assieme a lui ci sono 3 galline nere. Una è Nerina Jr., che nonostante la nonna Padovana Gran Ciuffo esibisce la totale assenza di ernia cerebrale, proprio come si conviene ad una Polverara. Orecchioni bianchi, zampe verdi ed una cresta a cornetti PER-FET-TA. Ha pelle giallastra, ma a parte questo si è rivelata un'eccellente riproduttrice e molto feconda, come visto lo scorso anno. Non ebbi modo tra l'altro di valutarne bene la taglia, così come per gli altri esemplari di cui stiamo parlando, ma quest'estate se possibile cercherò di provvedere. Secondo membro dell'harem: Greta, sorella di Gigia, di taglia buona, priva di ernia cerebrale e con cresta a cornetti, seppur poco sviluppata. Gli orecchioni erano bianchi con qualche sfumatura scura. Infine Sissi, figlia di Polluce e Medessa (e quindi sorellastra di Aries), con pelle candida, zampe ardesia, cresta a cornetti e orecchioni bianchi... l'unico difetto è la quasi totale assenza di ciuffo! sembrerebbe aver ereditato dalla madre la struttura fisica robusta e tarchiata; speriamo che ne abbia anche le ottime doti di fetatrice!!

Gallo di Polverara bianco. Foto di Marco Andreotti.

Marco e Davide hanno iniziato da poco a raccogliere le uova, che faranno schiudere con un'incubatrice autocostruita; cosa potranno aspettarsi dai piccoli di quest'anno? Ho cercato, affidando loro gli animali, di compensare i difetti dell'uno con i pregi degli altri. Così se il gallo non ha orecchioni eccezionali tutte le femmine invece li hanno bianchi, mentre se alcune non hanno pelle bianca, ce l'ha il gallo; e così via. In questo modo è più che probabile che almeno il 50% dei capi del 2010 che nasceranno nel loro allevamento saranno esemplari con buone se non ottime caratteristiche somatiche e - speranzosamente - di produttività. Inoltre, nessuno degli animali è troppo strettamente imparentato con gli altri: niente genitori-figli o fratello-sorella. Alcuni hanno in comune un nonno, altri solo un genitore, altri risultano zii e nipoti... Insomma, un gruppo di animali giovani (la più vecchia, Nerina Jr, farà 2 anni a maggio) che dovrebbe avere assai pochi problemi di consanguineità, essere produttivo e dare nuova, importantissima linfa ad un ceppo che rischiava (e rischia ancora) di sparire. Ma con l'aiuto di Davide e Marco quest'anno il rischio sembra scongiurato... Speriamo che altri allevatori possano fare altrettanto e ricevere nei propri pollai capi di quest'antica e nobile schiatta.

Il gruppo di Polverara al completo. Da sinistra, Nerina Jr, Greta, Sissi e Aries. Foto di Marco Andreotti.

0 commenti: