Polverara, discussioni e progetti - Una visita di Hans-Peter Grunenfelder e Kurt Kusstatscher.

Gallo di Polverara, una delle più antiche razze italiane. Foto Andrea Mangoni, esemplare di  Desy Ongaretto.

A volte capita di incontrare persone che, come noi, sono spinte da una forte passione, la NOSTRA forte passione, persone che nonostante gli ostacoli e le distanze ci sembra di conoscere fin troppo bene, persone con cui comunicare è facile a prescindere dalla lingua parlata da entrambi. Recentemente ho avuto la fortuna di fare un simile incontro.
Qualche tempo fa infatti ho ricevuto una e-mail che mi ha molto lusingato: era una lettera di Hans-Peter Grunenfelder, fondatore della Fondazione ProSpecieRara e vicepresidente esecutivo della SAVE Foundation, una delle più importanti realtà europee dedite alla salvaguardia della biodiversità agricola e zootecnica. 
Il sig. Grunenfelder era interessato a venire in Italia per svolgere delle ricerche riguardanti la Gallina di Polverara, la sua storia, la sua genetica e il suo allevamento, il tutto
nel'ottica di un progetto personale di incroci tra la Polverara e l'Appenzeller Spitzhauben. Così, questo grande appassionato aveva svolto una serie di ricerche on line a riguardo della razza e aveva cercato di contattare tutte gli allevatori e le persone che riteneva essere a conoscenza di informazioni importanti relative alla razza. Evidentemente, cosa per me molto lusinghiera, mi aveva incluso in questo novero, visto che desiderava incontrarmi per poter parlare della Polverara e visitare il mio allevamento.
Così sabato 8 dicembre il sig. Grunenfelder è partito dalla Svizzera alla volta di Bolzano, dove avrebbe incontrato Kurt Kusstatscher, biologo, che l'avrebbe accompagnato per il resto del viaggio. Da Bolzano i due hanno proseguito fino a Polverara, dove hanno potuto incontrare Francesco Pianta, allevatore locale di questa razza, e degustare la Polverara stessa durante la Fiera della Gallina di Polverara.


Alla Fiera della Gallina di Polverara, degustando il famoso volatile: da sinistra, Hans Peter Grunenfelder, Francesco Pianta e  Kurt Kusstatscher.

Come ho detto, Hape e Kurt erano straordinariamente preparati tanto sulla razza Polverara quanto sulle persone coinvolte negli anni nel suo recupero, anche se ovviamente volevano saperne (e capirne) di più. Così, dopo aver tentato di contattare - senza successo - il rag. Antonio Fernando Trivellato, selezionatore della Polverara e autore del suo recupero numerico, essi erano interessati a parlare con Bruno Rossetto, colui che ha salvaguardato per oltre 50 anni il patrimonio genetico della razza, permettendole di arrivare fino a noi. Così ho contattato Bruno e sono riuscito a far incontrare questi tre grandi appassionati. E' stato un incontro fitto di scambi di opinioni e di idee, di note sull'avicoltura tradizionale, sulla storia della Polverara e sulle caratteristiche degli animali che ancora il sig. Rossetto possiede. Dopo aver discusso di questa e di altre razze, dopo aver ammirato giovani esemplari di Polverara di varie colorazioni ed averli fotografati (bellissimo il galletto di Polverara nana), Hape e Kurt hanno ricevuto dal sig. Rossetto un giovane gallo di Polverara nato con delle penne rosse nella livrea. Quest'animale potrà servire per il progetto di cui sopra accennavo, e inoltre permetterà di immettere sangue anche di questa antica linea di sangue nel ceppo di Polverara di Grunenfelder.

Scambio di esperienze e pillole di storia avicola: Hape e Kurt discutono sulla Polverara e sui metodi d'allevamento tradizionali col sig. Bruno Rossetto. 

Durante la sera, davanti a una buona bottiglia di Teroldego (giusto per continuare ad assaporare la biodiversità italiana - in questo caso, vinicola) io, Kurt e Hape abbiamo continuato a discutere del passato, del presente e del futuro della Polverara. E' stato bello e illuminante poter condividere opinioni e idee con persone tanto preparate e appassionate, e cercare di capire come poter lavorare per assicurare un futuro a questa razza così straordinaria. La mattina seguente, dopo un'altra buona chiacchierata, ho accompagnato i nostri ospiti a visitare il mio allevamento.

Io ( a sinistra) con Kurt e Hape.

Qui, dopo aver fatto sgranchire e aver rifocillato il galletto ricevuto dal Sig. Rossetto, ho illustrato loro la composizione di ogni gruppo di riproduttori. Anche in questa occasione sono state scattate foto dei vari esemplari, si è discusso su pregi e difetti di ognuno, e mi è stato anche possibile far conoscere loro la Boffa ed il progetto di recupero ad essa correlato.
Hans-Peter e Kurt avrebbero voluto anche poter visitare l'allevamento dei coniugi Paolo e Desy Ongaretto, straordinari allevatori di questa razza, i cui animali regolarmente ottengono il titolo di Campioni di Razza durante i Campionati Nazionali d'Avicoltura della FIAV. Puurtroppo però l'incontro non è stato possibile,in quanto i coniugi Ongaretto erano impegnati a Lipsia ai Campionati Europei.   

Hape Grunenfelder il giovane gallo di Polverara con dorature, dono del sig.Rossetto.

Successivamente i sig.ri Grunenfelder e Kusstatscher sono tornati alla Fiera di Polverara, dove hanno incontrato ancora Francesco Pianta e la Autorità del Comune; infine si sono recati all'Oratorio di San Michele Arcangelo, a Padova, per vedere dal vivo il dipinto che rappresenta probabilmente la più antica prova della presenza di galline ciuffate nel territorio padovano. Ancora una volta questi due appassionati avevano dimostrato di conoscere il passato della razza in maniera superba, cercando anche testimonianze che pochi allevatori italiani possono dire di conoscere.
Ma I sig.ri Grunenfelder e Kusstatscher, nella loro visita, non si sono limitati solo a cercare: hanno anche portato conoscenza. A tutte le persone contattate hanno infatti lasciato uno splendido volume sulla biodiversità agronomica e zootecnica del nostro Paese: "Risorse genetiche agrarie in Italia : rischio di estinzione, iniziative per la conservazione, necessità di intervento". Hanno poi lasciato anche un libro sull'ELBARN, European Livestock Breeds Ark and Rescue Net.
Sapendo poi del mio personale interesse per la documentazione storica relativa alla razza Polverara e del libro su cui sto lavorando dedicato ad essa, mi hanno anche portato una copia dell'acquerello del 1914 di Hubsch, raffigurante la gallina Polverara e apparso in un testo di Avicoltura tedesco. Inoltre mi hanno poi successivamente inviato anche un pdf con parte del testo di Gessner del 1555 in cui egli parla delle Galline di Polverara.

Copia dell'acquerello di Hubsch del 1914, ritraente la Polverara, gentilmente portatomi dal sig. Grunenfelder.

Che dire? E' stato un onore avere l'opportunità di conoscere due appassionati di questo livello, con una simile conoscenza della razza oggetto delleloro attenzioni. Se la Polverara - e la maggior parte delle altre razze italiane - avessero anche solo 20 allevatori con la stessa passione e disponibilità a mettersi in gioco ed imparare, il suo futuro sarebbe certo e sarebbe roseo oltre ogni aspettativa. Il mio enorme grazie va quindi ad Hans-Peter grunenfelder e a Kurt Kusstatscher, per tutto quello che ho potuto condividere con loro in questi due giorni e per tutto quello che mi hanno lasciato dal punto di vista tecnico e da quello umano. Spero di cuore di poter avere presto occasione di collaborare con loro. GRAZIE!

Femmina di Polverara. Dietro questo sguardo più di sette secoli di storia e tradizione.

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