La coccinella, il più simbolico forse tra gli insetti utili che possiamo attrarre nell'orto.

Ed eccoci tornare all'appuntamento con le abilità del buon fattore moderno. Sono pochi gli animali che, come gli insetti, possono dire di fare davvero la differenza nella visione del mondo del fattore moderno. Sia che essi siano parassiti o divoratori delle nostre piante, sia che essi ci aiutino nel nostro lavoro, la loro presenza è incredibilmente rilevante. Per questo una delle cose che l'hobby farmer dovrebbe fare è imparare ad attirare e a proteggere tutti quegli insetti che possono aiutarlo in vari modi.

Le specie di insetti presenti sul pianeta sono milioni. Per un fattore le tipologie di animali che possono essere maggiormente d'aiuto nel lavoro dei campi sono due: gli impollinatori e i predatori. Riuscire ad attirarli nell'orto e nel frutteto significa poter contare su preziosi aiutanti, poter diminuire i prodotti di sintesi utilizzati e poter sperare in alcuni casi in raccolti migliori.

Insetti come le farfalle sono ottimi impollinatori che possono ricoprire un importante ruolo nell'orto e nel giardino

Gli insetti impollinatori comprendono rappresentanti di svariati ordini, come i lepidotteri (farfalle), gli imenotteri (vespe e api), i ditteri (mosche e zanzare), i coleotteri e altri ancora. Attirare questi insetti nell'orto è, tutto
Dopo lungo tempo, finalmente, sono riuscito ad aggiornare la Libreria del blog, iniziando con una raccolta di oltre 60 volumi dedicati all'Avicoltura: da testi italiani a francesi e inglesi, da testi antichi a quelli attuali! Le nostre passioni si alimentano in molti modi, anche - e soprattutto, per me - leggendo e acquisendo nuove conoscenze. Per questo ho deciso di offrire ai lettori, in questa pagina, la possibilità di trovare e di acquistare tramite le pagine di questo blog dei libri direttamente su Amazon.it. I volumi sono suddivisi per generi, e scelti in base al potenziale interesse che possono avere per gli appassionati. La Libreria verrà periodicamente aggiornata ed ampliata.

L'inverno si avvicina, ma polli rustici come questa Polverara nera non richiederanno che poche, semplici attenzioni per affrontarlo al meglio.


Novembre avanza, tra la nebbia, i primi freddi e l'umidità che penetra nelle ossa e ci fa desiderare castagne arrostite, coperte calde di fronte a un camino acceso e simili altri piaceri.
E i nostri avicoli, come affronteranno la cattiva stagione? Ne abbiamo già parlato in passato, ma possiamo provare a dare qualche ulteriore consiglio.

Per i polli al pascolo avere un'area destinata ai bagni di sole è molto importante. 

1 - Preparate il pollaio. Effettuate ogni riparazione necessaria, rimpiazzate ogni parte rotta o mancante. Assicuratevi che tutto possa essere perfetto se doveste
Un giovane gallo si nutre di scarti alimentari in una compostiera.


L'allevamento e il mantenimento di un gruppo di polli rappresenta ovviamente un costo nell'economia familiare.
Esistono però dei modi per risparmiare qualche soldo, magari da reinvestire nell'acquisto di quella nuova incubatrice che abbiamo visto on line o di quel manuale americano che... Be', credo di non dovervi suggerire come. Vediamone alcuni, dai più semplici e ovvi a quelli forse meno immediati.

1 - Lasciate i vostri polli al pascolo. Ne abbiamo già parlato, per il benessere dei polli il pascolo è un toccasana sia dal punto di vista alimentare che come antistress. Vale la pena al limite investire qualcosa in più nella sua progettazione e realizzazione, visto che se ben gestito e arricchito delle giuste essenze potrà offrire ai nostri animali un'alimentazione varia. Attenzione dunque ad eliminare le specie velenose, per quanto possibile, e a integrare la naturale biodiversità del prato con essenze gradite ai pennuti. I pascoli più naturali, con arbusti e piccoli alberi, sono i più graditi e i più salutari. Tra gli alberi, usate in abbondanza piante come caco, nespolo, giuggiolo, sambuco, corniolo, tutte produttrici di frutta o bacche appetibili dai polli e che non richiedono trattamenti di sorta.


2 - Nutrite gli animali alla sera. Se i vostri polli hanno accesso al pascolo, la loro abilità come foraggiatori sarà aumentata dall'appetito che potranno avere. Alimentateli solo verso sera, con la giusta quantità di cibo (vedi punto sotto), di modo che tutto il mangime o le granaglie vengano terminati prima dell'oscurità (in questo modo eviterete anche la proliferazione di ratti e altri roditori). In questo modo al mattino i polli, pieni di appetito, saranno maggiormente invogliati a perlustrare il pascolo e a ottimizzarlo al meglio come fonte di cibo. Le razze mediterranee o comunque leggere, e quelle nane sono le migliori razzolatrici; le razze da carne o quelle a duplice attitudine di solito si dimostrano più "pigre".
Tra gli avicoli, i tacchini sono forse i migliori foraggiatori, in grado di sfruttare anche i pascoli montani.

3 - Acquistate i cereali all'ingrosso. Se avete lo spazio per poter stoccare grosse quantità di alimenti, contattate
Il Tacchino Bronzato dei Lessini è caratterizzato di solito da pelle gialla: l'attuale standard FIAV fa rientrare questa tipologia di animali nel Tacchino Bronzato dei Colli Euganei. L'esemplare della foto però ha pelle bianca, come indicato da alcuni autori. Allevatore Marco Toffoli, foto Andrea Mangoni.

ATTENZIONE - L'articolo che segue non ha la pretesa di essere un documento che copra esaustivamente l'argomento trattato. In particolar modo non mi è stato possibile consultare alcune opere in bibliografia che potrebbero aiutare a gettar luce sulla questione discussa. Mi riservo per questo di poter aggiornare e rivedere quanto sotto esposto alla base di nuove possibili informazioni derivanti da testi e fonti non ancora consultate.

Tra le tante razze di tacchino che popolano e hanno popolato la nostra penisola, il Tacchino Bronzato dei Colli Euganei sta sempre più facendo parlare di se tra gli avicoltori amatoriali, dividendo gli animi in due schieramenti, per quella che è - a tutti gli effetti - una questione "di pelle". 

Iniziamo col dire che il Tacchino Bronzato dei Colli Euganei è un tacchino di piccola mole, con maschi che raggiungono i 5 Kg e femmine che si attestano tra i 2,5 e i 3Kg. Sono in genere animali molto rustici, adatti ad un allevamento di tipo estensivo, ottimi pascolatori. Le femmine hanno uno spiccato istinto alla cova, e le piccole dimensioni le rendono ottime covatrici di uova di gallina, che in virtù della loro leggerezza non rompono facilmente. Rispetto al Tacchino Comune Bronzato, più grosso (maschi attorno ai 6-7 Kg, femmine sui 3-3,5 Kg) il Bronzato dei Colli Euganei ha una livrea più ricca di riflessi metallici e caruncole più sviluppate. Anche le femmine mostrano in genere una livrea ricca di riflessi. Il disegno delle remiganti è di norma ben visibile. 
Negli scorsi anni la FIAV (Federazione Italiana Associazioni Avicole) ha inserito la razza nel proprio standard, specificando che il colore della pelle di questi animali dovrebbe essere giallo. La cosa però va contro a una serie di testimonianze che vorrebbero la pelle di questi animali di colore bianco. Ma a cosa è dovuta questa scelta? E soprattutto, appare essere prettamente arbitraria o trova riscontro nella realtà del territorio considerato?

Foto storica del Tacchino Bronzato dei Colli Euganei, scattata dal prof. C. L. Fracanzani e tratta da Agraria.org.


Iniziamo col dire che da anni alcuni giudici dell'Entente Européenne d'Aviculture avevano notato e ammirato le caratteristiche di una popolazione di tacchini di piccola taglia, diffusa in Veneto, caratterizzata spesso da pelle di
Giovane galletto di Polverara, molto promettente. Foto Andrea Mangoni.

A volte ci penso.
Magari quando, dopo aver lavorato in campagna, mi fermo a riposare mentre i miei animali razzolano sotto il frutteto, al pascolo, neri come bachelite o candidi come la neve, stagliandosi contro l'erba verde. Allora guardo quell'esemplare, e mi fermo a rimirarne il ciuffo, la forma del corpo, la dimensione della cresta. E poi penso a cosa c'è da migliorare, il verde oliva dei tarsi da raggiungere, la cresta a cornetti che deve diventare bella e perfetta. Oppure vedo un altro capo e mi mangerei le mani a pensare che sarebbe potuto essere uno straordinario riproduttore, se non fosse nato col becco a forbice. O quell'altro, che ha poco ciuffo, brutta cresta, ma - ragazzi! - che portamento, che spalle, che torace ampio, che groppone solido! Questo va tenuto assolutamente.  Poi penso che ho detto la stessa cosa per altri tre galli della stessa famiglia, e che per forza di cose potrò mantenerne solo uno... e cominciano le paranoie.

Gallo di Polverara bianca, uno dei miei riproduttori. Foto Andrea Mangoni.

Si, a volte ci penso. Più che un allevatore, sono un selezionatore. Faccio una scelta critica, ragionata, ponderata, cerco di trovare il miglior riproduttore per garantire al mio allevamento le maggiori possibilità di
In questo bel video di Possiblemedia.org, una agricoltore del Quebec porta la sua esperienza nella progettazione e gestione di un frutteto permaculturale di 5 acri (poco più di due ettari).
L'intero impianto si basa sulla successione di differenti specie di albero, tra cui anche alberi azoto-fissatori intercalati con meli, peri, drupacee e molto altro. La presenza di specie spontanee contribuisce ad arricchire questo "forest garden" favorendo l'aumentare della biodiversità, e trasformando un frutteto in un vero e proprio piccolo ecosistema. Di certo una testimonianza interessante di quanto sia possibile creare con passione, pazienza e applicazione.



Per approfondire:

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Pomodori Cherockee purple, belli e squisiti. Foto Andrea Mangoni

In Italia il pomodoro è una tra le piante dell'orto che vanta più varietà e più tipologie. Abbiamo selezionato pomodori di ogni forma, colore e dimensione, spesso dal sapore eccezionale. Ma anche altre nazioni hanni i loro tesori, e per quanto riguarda gli USA una delle varietà più apprezzabili per le sue ottime caratteristiche organolettiche è certamente il pomodoro Cherokee purple. 

Sono pomodori di forma sferica leggermente schiacciata, con costolature visibili ma solitamente non troppo profonde. Il colore a maturità è un rosso scuro rugginoso, con parti superiori verdastre. La buccia è sottile, la polpa soda, i semi non troppo numerosi. Il gusto? Pieno, saporito, intenso, personalmente li trovo forse una delle migliori varietà che io abbia mai assaggiato.

Pomodori Cherokee purple sulla pianta, in vari stadi di maturazione. Foto Andrea Mangoni.

La storia di questa cultivar è affascinante. Nel 1990 un chimico in pensione, Le Houllier, detentore di una delle
Una femmina di tacchina lilla con un piccolo. Foto Andrea Mangoni.

Questa non è una primavera normale. Si tratta di una primavera strana, intensa, catartica. Eventi e fatti si sommano gli uni agli altri, in un ansia di rinnovamento che mi obbliga a fare scelte che non avrei voluto - ma forse avrei dovuto - intraprendere. Ma da dove iniziare a spiegare, o meglio, raccontare?

Gallo di Polverara Bianca. Foto Andrea Mangoni.

Un ictus ha colpito una persona a me molto cara.
Lo so, come incipit è devastante, ma anche l'ictus lo è, con tutte le esigenze e gli strascichi che si porta dietro. Tra questi, il bisogno di accudire giorno e notte questa persona.
Sarei falso a dire che è un'incombenza che cade del tutto sulle mie spalle, perchè sono i miei genitori più di ogni
Gallo e galline Livorno del vecchio ceppo del 1920 portato in dote dalla nonna di Tiziano Gardi.


Il post di oggi è un po' particolare, perché racconta una storia vera di amore e di tradizione che sorpassa i decenni. È purtroppo anche una storia dal finale piuttosto amaro, ma non sempre si può sperare che le cose belle continuino per sempre. 

Correva l'anno 1920. Una giovane di buona famiglia, nata a Castiglione del Lago (PG) nel 1894, si era innamorata di uno dei mezzadri del padre. A nulla valsero le esortazioni della famiglia: il suo amore per quell'uomo più giovane di lei di quattro anni era troppo grande e troppo forte. Ma la
Superbo gallo di Croad Langshan, colorazione blu. Foto per cortesia di Debi Vanderlinden Valerga, allevatrice degli esemplari di queste immagini.

Quando, il 15 febbraio del 1872, i primi esponenti di questa straordinaria razza giunsero per la prima volta in Inghilterra destarono un vivo interesse. Erano giunti al maggiore Croad da una località del nord della Cina, e alla morte del maggiore fu un'altra nipote ad acclimatare la razza in Inghilterra. Il successo fu notevole, tanto che nel 1878 vennero importate in America, e nel 1879 in Germania. Gli splendidi animali si ambientarono molto bene e dettero origine a una discendenza diffusa, tanto che in certi casi si tocco nei loro confronti un entusiasmo davvero notevole, anche in Italia.

Gallo di langshan, da "Pollicoltura", di G. Trevisani, 1896.

La razza proveniva da una regione della Cina vicina a Nantong, nei pressi del fiume Yangtse-Kiang. Il nome Langshan deriva dal termine Lang-Shan, che significa "due colline", e che indicava la vallata posta tra due colline in cui questi polli erano stati selezionati per secoli. Gli animali di questa razza erano allevati specificatamente per fornire olocausti ai templi locali. Una volta giunti in
Una chioccia di Robusta Lionata al pascolo coi suoi pulcini. Foto di Susanna Paolillo per la pagina Facebook Avicoli che passione e... che stress!

Dopo un lungo stop, torna l'appuntamento con le "abilità" che il buon fattore moderno dovrebbe avere. Dopo aver visto come realizzare e gestire un pollaio, vediamo come popolarlo, ovverosia come far nascere da soli i nostri animali svincolandoci così dall'obbligo di acquistare regolarmente nuovi pulcini. Le due vie utilizzabili sono l'incubazione naturale, mediante una chioccia, e l'incubazione artificiale, attuata cioè con un'incubatrice. Iniziamo a vedere più da vicina la prima di queste due strade.

La chioccia è perfettamente in grado di badare con attenzione a tutti i pulcini affidatele. Foto di Susanna Paolillo per la pagina Facebook Avicoli che passione e... che stress!

Iniziamo col dirlo: in generale, la chioccia è la migliore incubatrice - e ha l'indubbio vantaggio di svincolarci dall'energia elettrica per la schiusa dei nostri animali. Nel blog abbiamo parlato diverse volte dell'incubazione naturale, e in particolar modo sono stati pubblicati alcuni articoli molto esaustivi sulle chiocce, la loro gestione e le problematiche ad esse correlate. Vi rimando quindi
Luna crescente. Clicca per ingrandire.

Anche quest'anno è trascorso, il 2015 è arrivato e come di consueto il nostro blog fa iniziare questo nuovo ciclo col calendario lunare per le incubate, oramai divenuto un appuntamento fisso. In passato abbiamo già parlato dei periodi migliori per far nascere i pulcini e dell'influsso della luna sulla schiusa delle uova. Sappiamo che i contadini di un tempo erano soliti mettere a incubare le uova in modo che i pulcini nascessero con la luna crescente, nella convinzione che questi sarebbero risultati più forti e robusti. La credenza in questione sembrava rafforzata dal fatto che molte chiocce si mettono a covare in modo da far schiudere i pulcini proprio in questo periodo. Molti allevatori hanno in effetti potuto constatare che i piccoli nati nel periodo compreso tra la luna nuova e la luna piena spesso sono davvero più forti e mostrano una crescita più veloce ed equilibrata. Per cui si può provare a programmare le nascite in maniera tale che avvengano in questo periodo, semplicemente mettendo ad incubare le uova da 20 giorni prima della luna nuova a 21 giorni prima della luna piena. Ovviamente per gli avicoli che non siano il pollo, dovrete modificare questo concetto sulla base della durata in giorni dell'incubazione per le singole specie. 
Eccovi quindi un calendario lunare per il 2015 con relativo periodo propizio all'incubazione. Per ogni sicurezza quest'ultimo è stato calcolato dal giorno successivo alla luna nuova al giorno della luna piena. 

  • GENNAIO 2015Luna nuova 20/1; Luna piena 3/2. Per far nascere in questo periodo, bisognava incubare dal 1/1 al 14/1.  
  • FEBBRAIO 2015Luna nuova 18/2; Luna piena 5/3. Per far nascere in questo periodo, incubate dal 30/1 al 12/2.  
  • MARZO 2015 Luna nuova 20/3; Luna piena 4/4. Per far nascere in questo periodo, incubate dal 1/3 al 14/3. 
  • APRILE 2015Luna nuova 18/4; Luna piena 4/5. Per far nascere in questo periodo, incubate dal 31/3 al 13/4.
  • MAGGIO 2015Luna nuova 18/5; Luna piena 2/6. Per far nascere in questo periodo, incubate dal 29/4 al 12/5.
  • GIUGNO 2015 - Luna nuova 16/6; Luna piena 2/7. Per far nascere in questo periodo, incubate dal 28/5 al 11/6. 
  • LUGLIO 2015Luna nuova 16/7; Luna piena 31/7. Per far nascere in questo periodo, incubate dal 27/6 al 10/7. 
  • AGOSTO 2015 - Luna nuova 14/8; Luna piena 29/8. Per far nascere in questo periodo, incubate dal 26/7 al 9/8.
  • SETTEMBRE 2015 - Luna nuova 13/9; Luna piena 28/9. Per far nascere in questo periodo, incubate dal 25/8 al 7/9.
  • OTTOBRE 2015Luna nuova 13/10; Luna piena 27/10. Per far nascere in questo periodo, incubate dal 24/9 al 7/10.
  • NOVEMBRE 2015 - Luna nuova 11/11; Luna piena 25/11. Per far nascere in questo periodo, incubate dal 23/10 al 4/11.
  • DICEMBRE 2015 - Luna nuova 11/12; Luna piena 25/12. Per far nascere in questo periodo, incubate dal 22/11 al 4/12.
  • GENNAIO 2016 Luna nuova 10/1; Luna piena 24/1. Per far nascere in questo periodo, incubate dal 22/12 al 3/1.
Fin qui i periodi favorevoli SECONDO IL CICLO LUNARE. Io ammetto di essere molto possibilista in proposito, visto che in questi anni le incubate schiuse con la luna piena o crescente si sono rivelate robuste, con alti tassi di schiusa e bassissima se non nulla mortalità nelle prime settimane. Come sempre però mi raccomando, fate le vostre prove e verificate quanto di vero ci sia nelle vecchie tradizioni e nella saggezza contadina.
Nel frattempo vi auguro un 2015 ricco di soddisfazioni e di gioie nel vostro allevamento! Buon lavoro e alla prossima!

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